Dopo 8 vittorie consecutive a seguito dell’All Star Break i Lakers si fermano a Miami, che invece ritrova la vittoria sul campo amico.
Il palcoscenico di inizio gara è di Kobe Bryant che segna i primi 10 punti gialloviola nei primi 5 minuti. Gli Heat restano comunque a contatto dominando sotto le plance e forzando ben 4 palle perse dei lacustri sempre nei primi 5 minuti. Si capisce subito che sarà un match combattuto ed infatti le due squadre restano sempre a contatto.
Negli ultimi tre minuti del primo quarto parte la sfuriata degli Heat, prima sull’asse James-Wade e poi dall’arco con Mario Chalmers che piazza ben tre triple. Avvicinandosi alla fine del quarto Lebron ci regala due perle clamorose: uno spin move in penetrazione contro Lamar Odom con cui segna i punti 5 e 6 della sua partita e il buzzer beater su layup con esitation in aria quasi “eterna”.
Nella seconda frazione di gioco entra in partita per i padroni di casa anche Chris Bosh, che alla fine chiuderà il primo tempo con 16 punti e il match con 24. L’ex Raptor sembra incontenibile in post basso soprattutto quando è imbeccato da assist immaginifici del nativo di Akron. Anche dalla panchina arriva un contributo importante: Mike Miller si dimostra molto aggressivo segnando due triple e catturando ben 3 rimbalzi offensivi. Questo è sicuramente il topic più importante del primo tempo, cioè lo strapotere degli Heat sotto canestro (12 rimbalzi offensivi arrivati all’intervallo lungo).
I Lakers d’altro canto riescono a reggere e ad andare negli spogliatoi sotto solamente di due punti, anche grazie a un Ron Artest che piazza una bomba da dietro l’arco e ruba palla a Wade scatenando il contropiede gialloviola.
Phil Jackson deve aver sicuramente strigliato i suoi durante l’intervallo perché ad esempio Bynum, dopo aver catturato un solo misero rimbalzo in tutto il primo tempo, ne prende ben 7 nel terzo quarto. La difesa gialloviola poi produce altrettante palle perse degli Heat. Il quarto si caratterizza però soprattutto per le basse percentuali di entrambe le squadre.
Lebron segna con un arresto e tiro a due decimi dalla fine del quarto e il punteggio dice 70-68 per LA.
Nel quarto quarto entra in partita anche Mike Bibby che segna due canestri da tre cercando di dare la spinta decisiva ai suoi. Le basse percentuali ai liberi degli Heat però non sono rassicuranti calcolando anche che nell’ultimo periodo prima o poi Kobe l’avrebbe rimessa dentro. Già, dico rimessa dentro perché dopo il 4/4 iniziale per il mamba c’è stato solo un pessimo 2/11 con gli ultimi 7 tiri del terzo quarto sbagliati. Ma appunto siamo nel quarto finale: la sua zona spesso e volentieri.
Negli ultimi 4 minuti Bryant piazza due bombe, imbeccato dal duello contro D-Wade il quale attacca il canestro in questo modo : http://www.youtube.com/watch?v=XSBZ3YYaDl8&feature=player_profilepage .
A poco più di un minuto e mezzo dalla fine del match Kobe perde palla contro Wade che scatena il contropiede chiuso da una schiacciata di Lebron. Poi la scossa finale la dà di nuovo Wade in penetrazione: http://www.youtube.com/watch?v=DikQpH4MB5Y&feature=player_profilepage .
Artest sbaglia un canestro facile a rimbalzo e Kobe perde la spicchi sulla linea di fondo.
Palla per gli Heat che però viene persa da Wade, ma solo primo ferro per Bryant che ci prova con una tripla da lontanissimo. Sul rimbalzo Ron Ron commette fallo su James che fa 2/2 in lunetta; +6 Heat a 19 secondi dalla fine.
Niente da fare per i Lakers però che non trovano la retina né con Bryant (long two) né con Da Fish e Gasol (entrambi da tre).
Prima vittoria di Miami contro una squadra con record vincente dal 3 Febbraio e sicuramente gli 8 punti di Wade nell’ultimo quarto sono stati decisivi come ha ammesso Bryant: “ Non abbiamo protetto il canestro e lui ne ha approfittato in penetrazione”.
Per dare altre cifre emblematiche al risultato finale segnalo il 29% dal campo per i lacustri nel secondo tempo.
Quarta vittoria consecutiva per Lebron James contro i Lakers e un match quasi da tripla doppia.
Phil Jackson ha ammesso di non apprezzare più di tanto il gioco degli avversari ma crede che li incontrerà di nuovo molto presto… Boston e Chicago permettendo aggiungo io.
Ottima analisi, buoni segnali per entrambe, da LA tratti del vecchio Ron Ron ovviamente condite da lunghi momenti di confusione che non possono mai mancare nelle sue partite, per Miami la disponibilità dei Big Three a collaborare l'uno con l'altro, l'umiltà di Lebron nel vedere chi era più in ritmo e servirlo con tempi e continuità impressionanti e, ultimo ma non per importanza, i loro sguardi a fine partita con gli abbracci e chiaramente negli occhi l'obiettivo di arrivare in fondo e soprattutto,forse per la prima volta in stagione, di farlo insieme senza pensare a diventare il Big fra i tre più importante.
RispondiEliminaViene anche da dire in ottica Heat "speriamo di incontrarli visto in stagione come siamo andati" ma come hai fatto notare alla fine prima di farlo nei PO bisogna passare chicago prima e Boston poi, squadre (soprattutto la seconda) con le quali hanno perso e anche nettamente 2 o 3 volte nel corso della stagione.
Nessuna delle 2 squadre ha "giocato bene" ieri...gli Heat hanno avuto il merito di servire con continuità il post basso di Bosh e hanno avuto ottimo contributo(rispetto al solito) dalla panca. Lakers dal canto loro non son riusciti a dominare sotto canestro come era lecito attendersi.
RispondiEliminaio non avevo parlato del buon gioco nelle note positive infatti, in tutti i casi neanche all'andata ci riuscirono, probabilmente il dislivello che si vede sulla carta sotto canestro non è tale nella realtà per qualche motivo sconosciuto...
RispondiEliminaPerò promettente partita di Artest nonostante tutto, chissà...
E ripeto è la prima volta quest'anno che vedo veramente quella faccia da parte dei Big Three, prima mi sembravano sguardi di facciata per le telecamere ieri ho visto una specie di patto fra di loro, da qui in avanti penso che almeno come chimica andranno meglio
Buon primo tempo da ambo le parti, Bynum sottotono e dominato a rimbalzo da Ilga e Bosh, buona vena realizzativa di Bryant, triple importanti per Chalmers e canestro pazzesco di LBJ per chiudere il 2°quarto.... nel 2° tempo partita bruttina, Lakers che tirano con il 29% dal campo e Wade tarantolato che domina i possessi più importanti, si vede che la sfida con Bryant la sente eccome.. le motivazioni tra le due squadre erano completamente diverse, una arrivava da 8W consecutive, l'altra da 5L consecutive e aveva bisogno di dare uno svolta a questo periodo no... io sinceramente non ho visto sto gran miglioramento da parte degli Heat, è vero hanno servito Bosh in post con continuità, forse perchè toccati dalle sue dichiarazioni, ma hanno solo pochi set offensivi e sono rimasti attaccati alla partita nel 1° tempo grazie anche alle bombe di Chalmers e ai rimbalzi offensivi contro dei Lakers svogliati, vedi Bynum nel 1° tempo... il dislivello che c'è sulla carta sotto canestro, c'è anche nella realtà, non è una partita persa di pochi punti a farmi ricredere che la frontline dei Lakers sia inferiore a quella degli Heat
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